Chi sono

Maurizio Bignardi, nato a Modena l’8/09/1961 ed ivi residente, Geometra dal 1980, e libero
professionista da oltre 25 anni, appassionato di bioarchitettura che conosco e pratico (già dal
2002 grazie ad ANAB, Moduli A, B e C 2004), oltre ad aver frequentato laboratori realizzati
nell’ambito del progetto “sviluppo sostenibile” 2005 (colore, materiali, sistemi costruttivi, verde, sistemi a secco, gestione delle acque reflue), e gestione tecnica del verde 2007.
Oltre a conoscere e lavorare in tutti i rami dell’attività della libera professione e di aver ricoperto incarichi professionali nei Comuni di Formigine (Condono Edilizio), Guiglia (tratti fognari)e Modena (attività di rilievi e topografia), sono da oltre 15 anni Consulente
Tecnico del Tribunale nella Provincia di Modena e consulente per l’ ASPPI Casa – Modena.

La mia struttura organizzativa è completa e al momento ho concluso la costruzione e
progettazione di due diverse bifamigliari nella campagna Modenese.
I miei interessi si espandono alla qualità dell’ambiente in cui vivo e al campo della psicologia.
Posso segnalare che la mia attenzione è stata attivata da alcuni libri, che hanno indirizzato i miei principali interessi, ad esempio il biologo e filosofo H. Laborit, a cui si devono i primi
esperimenti sul trattamento del dolore e dell’anestesia negli interventi chirurgici durante la
guerra, la ricerca dell’inibizione delle cellule, ed i suoi studi sui livelli di organizzazione applicati alla città, dimostrando l’utilità di un approccio “ecologico”, oggi tema molto caro a tutti. Laborit spiega che la struttura sociale è legata alla produzione delle merci, scoprendo che la suddivisione dello spazio, in rapporto all’urbanizzazione legata all’industrializzazione e al turismo, può trasformare tali strutture sociali e produrre le malattie mentali (La vita interiore e L’Homme et la ville).
L’organizzazione dei rapporti sociali e la necessità di arrivare a consumo zero del suolo
passano oggi attraverso le nuove architetture che propongono di inglobare il verde in altezza (bosco verticale), spingendo ad una riflessione sulla “etica” del buon costruire, e un concetto che a me piace molto, quello di dare valore all’antico, nel tentativo di rendere contemporanee le dimore del passato.
Ritengo che Laborit e alcuni grandi pensatori del ‘900, con alcuni dei loro saggi, ad esempio sull’antropologia e psicologia delle masse di S. Freud, il funzionamento della democrazia di N. Chomsky e l’influenza sulle masse di R. Cialdini, abbiano così ampliato e stimolato la ricerca del “correttamente – sostenibile”, e a me stimolato il tentativo di capire cosa inibisce l’azione dell’uomo in quella direzione, che poi risulta strettamente connessa all’educazione e all’ambiente.

Gli scienziati hanno scoperto che l’infarto segue di mezzora un’arrabbiatura; nel mio, come in molti altri campi, i professionisti sono in questo molto a rischio,

e quindi i miei interessi non trascurano di sviluppare il risveglio energetico, il buon costruire e sono fortemente motivato alla formazione continua, crescita personale continua, passando anche attraverso lo studio della linguistica e all’efficacia comunicativa.

L’obbiettivo è la “Eccellenza”
e mi applico per fare sempre meglio.


Lascio qui a tutti quelli che leggeranno queste righe, un sorriso di ringraziamento.
MB

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